Mentre osservavo la
nuova première dame di Francia, sono rimasta colpita dalla sua bellezza di questa
donna di sessant’anni. Mi ha colpito la classe e l’eleganza con cui indossava i
suoi abiti, e come il suo allure francese non fosse minimamente intaccato da
alcun segno di chirurgia estetica, che potesse nuocerle al bel viso segnato
dalle rughe e dai sentimenti che in tutti questi anni le hanno accompagnato i
giorni, le ore ed i minuti.
Ho immaginato lei che
si è guardata allo specchio e ne ha scoperto una nuova, e come tutte le donne
si sia fermata a pensare che non era più una ventenne, ma nonostante questo non
è andato a cercare un chirurgo che potesse annientarle i ricordi solo con un po’
di botox e tornare ad essere chi era.
Chi era e chi eravamo
non potremmo mai più esserlo.
Non sono contro la
chirurgia estetica, sono contro la mercificazione che se ne fa per cancellare l’insicurezza,
che, in realtà, andrebbe riempita di autostima ed autoironia.
Brigitte Macron, come
la mitica BB, non ha voluto nascondersi facendo finta di essere un’altra
persona. Non ha voluto rincorrere un’ideale di donna che cozza con le battaglie
femministe che sono state fatte e che stiamo buttando alle ortiche, (perché di
questo stiamo parlando, se non ve ne fosse accorti).
Cara e caro lettore, anche
con tali esagerazioni chirurgici stiamo annullando le conquiste di emancipazione
in cui contava la consapevolezza di chi eravamo, di chi siamo e di chi saremo.
Ci stiamo facendo appendere
dai piedi da chi fa leva sulle nostre fissazioni in cui un viso che cade, una
ruga attorno agli occhi ed una tetta che cade o è piccola non può considerarsi
può interessante.
Ma chi lo dice? Un paranoico
che ha bisogno della ninfetta che forse non ha ancora 18 anni e che ha già
culo, tette e bocca rifatta? E se non sei così sei da scartare?
Dov’è finito il fascino
e l’erotismo?
Dov’è il sentire il
profumo della pelle che resta nei ricordi o la camminata inequivocabilmente
femminile che hanno le vere femmine?
E poi si corre ad
osannare una donna come Brigitte Macron per essere così fantasticamente
autentica, come lo sono altre donne note ed a conosciute. E qui un susseguirsi
della lista delle belle sessantenni, che ringrazio di esistere.
E ringrazio lei,
signora Macron, per aver amato un uomo e non ha voluto essere un’altra
annullandosi con degli interventi. Grazie per farsi riflettere su quanto l’amore
sia fatto di sentimenti e non di misure e di pelle tirata. Grazie ancora per
incoraggiarci all’autenticità ed al rispetto di sé.
Grazie per aver
mostrato al mondo il suo viso solcato dalle emozioni, che vogliamo sempre
eliminare.
Conosco tante donne che
non hanno voluto sottostare a questo marketing dell’infelicità e sono di un
fascino incredibile. Ne conosco una che fa eccitare qualsiasi maschio solo per
il modo in cui accarezza i suoi capelli setosi.
Mi dispiace enormemente
per chi crede di essere piacente con tutta quella roba addosso e che ha vicino
uomini che corrono verso donne più genuine a cui confessano di non amare un
seno rifatto.
Oppure non farsi capire
quando parlano o piluccare in pubblico perché altrimenti gli cadrebbe del cibo
dalla bocca (come mi è capitato di osservare, per poi consolare la signora in
bagno perché sapeva di essere ridicola, ma ormai il danno era fatto e non vi
era rimedio).
Evitiamo di farci impacchettare!
Nessun commento:
Posta un commento