martedì 9 maggio 2017

Mia cara e bella signora Macron



Mentre osservavo la nuova première dame di Francia, sono rimasta colpita dalla sua bellezza di questa donna di sessant’anni. Mi ha colpito la classe e l’eleganza con cui indossava i suoi abiti, e come il suo allure francese non fosse minimamente intaccato da alcun segno di chirurgia estetica, che potesse nuocerle al bel viso segnato dalle rughe e dai sentimenti che in tutti questi anni le hanno accompagnato i giorni, le ore ed i minuti.
Ho immaginato lei che si è guardata allo specchio e ne ha scoperto una nuova, e come tutte le donne si sia fermata a pensare che non era più una ventenne, ma nonostante questo non è andato a cercare un chirurgo che potesse annientarle i ricordi solo con un po’ di botox e tornare ad essere chi era.
Chi era e chi eravamo non potremmo mai più esserlo.
Non sono contro la chirurgia estetica, sono contro la mercificazione che se ne fa per cancellare l’insicurezza, che, in realtà, andrebbe riempita di autostima ed autoironia.
Brigitte Macron, come la mitica BB, non ha voluto nascondersi facendo finta di essere un’altra persona. Non ha voluto rincorrere un’ideale di donna che cozza con le battaglie femministe che sono state fatte e che stiamo buttando alle ortiche, (perché di questo stiamo parlando, se non ve ne fosse accorti).
Cara e caro lettore, anche con tali esagerazioni chirurgici stiamo annullando le conquiste di emancipazione in cui contava la consapevolezza di chi eravamo, di chi siamo e di chi saremo.
Ci stiamo facendo appendere dai piedi da chi fa leva sulle nostre fissazioni in cui un viso che cade, una ruga attorno agli occhi ed una tetta che cade o è piccola non può considerarsi può interessante.
Ma chi lo dice? Un paranoico che ha bisogno della ninfetta che forse non ha ancora 18 anni e che ha già culo, tette e bocca rifatta? E se non sei così sei da scartare?
Dov’è finito il fascino e l’erotismo?
Dov’è il sentire il profumo della pelle che resta nei ricordi o la camminata inequivocabilmente femminile che hanno le vere femmine?
E poi si corre ad osannare una donna come Brigitte Macron per essere così fantasticamente autentica, come lo sono altre donne note ed a conosciute. E qui un susseguirsi della lista delle belle sessantenni, che ringrazio di esistere.
E ringrazio lei, signora Macron, per aver amato un uomo e non ha voluto essere un’altra annullandosi con degli interventi. Grazie per farsi riflettere su quanto l’amore sia fatto di sentimenti e non di misure e di pelle tirata. Grazie ancora per incoraggiarci all’autenticità ed al rispetto di sé.
Grazie per aver mostrato al mondo il suo viso solcato dalle emozioni, che vogliamo sempre eliminare.
Conosco tante donne che non hanno voluto sottostare a questo marketing dell’infelicità e sono di un fascino incredibile. Ne conosco una che fa eccitare qualsiasi maschio solo per il modo in cui accarezza i suoi capelli setosi.
Mi dispiace enormemente per chi crede di essere piacente con tutta quella roba addosso e che ha vicino uomini che corrono verso donne più genuine a cui confessano di non amare un seno rifatto.
Oppure non farsi capire quando parlano o piluccare in pubblico perché altrimenti gli cadrebbe del cibo dalla bocca (come mi è capitato di osservare, per poi consolare la signora in bagno perché sapeva di essere ridicola, ma ormai il danno era fatto e non vi era rimedio). 

Evitiamo di farci impacchettare! 

Nessun commento:

Posta un commento

TANTO TEMPO FA

Tanto tempo fa, quando non c’era mio marito nella mia vita, nel mio letto ed a leccarmi la figa ed io a fargli venire la voglia di cav...