«La mia Vagina è una conchiglia, una tenera conchiglia
rosa rotonda, che si apre e si chiude. La mia Vagina è un fiore, un tulipano
eccentrico, dal centro acuto e profondo, il profumo tenue, i petali delicati ma
robusti.»
Questo brano è tratto dai “Monologhi della vagina” di
Eve Ensler in cui si parla della vagina e del suo profumo.
È doveroso premettere che viviamo in una società in
cui del corpo si fa una costruzione ideale in cui disegnare una propria
individualità, su cui esprimere le proprie ossessioni od il proprio disagio. E
così avviene con il profumo che si decide di indossare per esaltare e
nascondere la propria caratteristica, e la propria femminilità ed attrattività.
E nella vagina persiste ancora tutto questo.
Ovviamente si tratta l’argomento di una vagina sana e
ben curata, oltre che lubrificata a dovere, ossia da pensieri carnali legati
all’eccitazione, per non parlare di lingue e mani sapienti ed esperte.
Se fate molta attenzione a chi ama la figa piace ricordare
oltre che le piccole e grandi labbra, piace soprattutto ricordare il sapore ed
il suo profumo, che diventa in tutto un insieme favoleggiato soprattutto nei
momenti di distrazione seguiti, qualora si potesse, da masturbazione. E con
l’ardente odore di figa si prosegue sollevati ed orgogliosi di aver la
possibilità di assaporare quel nettare divino.
Di cosa è composto il suo profumo?
C’è quello dell’urina, che non è una secrezione, ma è
nei suoi liquidi, e di questo esistono degli amatori. Per altri invece il
discorso potrebbe essere disgustoso.
La vagina suda, perché ha delle ghiandole sudoripare
(ne avete mai sentito il suo olezzo? A me è capitato e posso assicurarvi che è
disgustoso, soprattutto quando vi trovate “davanti” ad una donna con scarsa
igiene).
Durante il ciclo la patatina ha un suo odore, che è
diversa da donna a donna, soprattutto se ha, in genere, una secrezione acida o
meno, e stiamo parlando si sebo. Vi invito a leggere la sua descrizione da
parte di Franz Kafka. Prima del ciclo c’è il muco cervicale, che si forma all’interno
della cervice e si presenta durante l’ovulazione, presentandosi chiaro ed elastico,
in concomitanza con le mestruazioni diventa appiccicoso e giallo paglierino. Qualora
questo andasse a diminuire, si comincia ad entrare nella fase pre-menopausa.
E poi c’è lo smegma: si tratta di una secrezione femminile,
che consiste in cellule epiteliali legare alle mucose, al sebo, alla sporcizia e
a materiali umidi.
Lo si trova tra le pieghe del clitoride e nel solco tra
le grandi e piccole labbra, qualora ci si trova davanti scarsa igiene dei genitali,
che va a provocare delle vulvite caratterizzate da bruciore, cattivi odori ed arrossamento
dell’edema vulvare.
In questo caso dovrete recarvi da un medico ginecologo
per farvi dare una cura, che vi consiglierà di indossare biancheria di cotone ed
usare una polvere a base di fecola di patate ecc.
Per evitare sgradevoli sorprese è il caso di fare attenzioni
ad i prodotti per l’igiene intima oltre a non usare profumi per non andare incontro
a sintomatologie.
Un odore sgradevole, in alcuni casi, è segno di vaginosi
batterica o di cancro, quindi se una persona ha la fortuna di mettervi sopra il
proprio naso accoglietelo degnamente.
E soprattutto siate degne del vostro sesso, perché non
è vero che là c’è il demonio, là c’è ben altro e forse anche la vostra fortuna.
Abbiatene cura!
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