venerdì 23 giugno 2017

Proposte nel sesso



Qualche tempo fa avevo cominciato a frequentare un uomo, che non avrei mai immaginato potesse avere un appetito sessuale così spiccato; difatti, era sempre eccitato con me e sempre pronto a prendermi ed a sbattermi a dovere (come spesso dico quando un uomo mi appaga pienamente).

Un giorno, dopo esserci sfrenati a letto, mi aveva domandato se mi sarebbe piaciuto farlo a tre, proponendomi due opzioni: con una terza donna o con un terzo uomo. 

 


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martedì 20 giugno 2017

La femminilità


Jeanloup Sieff

Il tema della femminilità è sempre stato un argomento dibattuto e affrontato soprattutto dalle menti maschili, che, per poter mettere un po’ di ovvietà e la mitica cintura di castità nella testa della donna, hanno profetizzato su come dovrebbe essere una donna e com’è deve essere quantificata la sua femminilità.
Ne hanno dette di tutti i colori, e le donne chissà per quale mistero, hanno assimilato e portato avanti come se quelle parole offensive fossero delle bandiere.
Non è così care mie.
La femminilità è legato al sentirsi tale, a come vive i propri  sentimenti, le proprie emozioni e l’affettività verso se stessa e verso gli altri.
A come cura il proprio corpo, come lo espone senza umiliarlo e mercificarlo, senza esporlo come se fossero dei meloni in vendita. O lo va a mortificare con una chirurgia estetica invasiva e che ne cancella le peculiarità.
Ovviamente nella nostra società, la visione del corpo sta mutando, portando la donna a seppellire la propria femminilità in nome della parità e della presunta libertà conquistata, perché quei diritti appartenuti (appartengono ancora) al mondo maschile oggi sono una meta per le donne.
La femminilità è anche la relazione che si ha con sé, la cura che si mette nel proteggersi e nel difendersi da certi cliché, da certe violenze e dalla voglia di essere se stesse, sempre, anche coi capelli bianchi e con le rughe.
È il desiderio di scegliersi ogni giorno.

lunedì 19 giugno 2017

Il calo del desiderio



Recentemente una mia amica mi ha raccontato della sua crisi relazionale.
Da tempo non sente più il desiderio di avere rapporti sessuali con suo marito, che a suo dire non le fa mancare nulla, ma non è più come un tempo.
Forse non è più innamorata e vorrebbe capirlo.
Questa esperienza mi ha fatto chiedere quanto sia importante in una relazione il sesso.
Nessuno di noi può negare che l’intimità fisica è importante ed aiuta a far crescere le persone e la relazione di coppia: il che  significa sentirsi amati in maniera privilegiata.
Oltre agli interessi in comune, la progettualità, la condivisione, la comunicazione vi è il sesso, che è la manifestazione corporea di chi siamo.
Quando manca il sesso, la coppia consapevole sa che si sta trattando di un momento, magari ci sono dei problemi di salute che lo impediscono, ma non sempre è così: basta osservare come sono i baci e gli abbracci con cui comunichiamo all’altra persona il nostro trasporto, e la mancanza di rapporti sessuali a volte è l’apice di qualcosa che si è rotto tanto tempo fa.
Si può provare, in casi particolari e dietro prescrizione medica, con dei farmaci per ravvivare un pene ammosciato da stress e noi, o un lubrificante vaginale che aiuta a scaldarsi, ma quanto può durare tutto questo?
Si deve anche far attenzione alla comunicazione interna alla coppia che diventa poco chiara e contamina la sfera del desiderio.
Allora è bene fermarsi, interrogarsi su cosa stia accadendo all’interno di essa e nella vita di entrambe. Si può chiedere aiuto ad un esperto della relazione per capire e capirsi meglio.
Magari anche per conoscersi meglio, forse diventa anche l’occasione per capacitarsi che vi sono momenti belli e brutti, piacevoli e meno piacevoli. Attendere che ci si innamori dell’altro.
A volte è solo l’inizio dell’addio.
E scegliere di cambiare vita, o scegliere di stare assieme e magari optare per una vita parallela.

martedì 13 giugno 2017

Desideri sessuali da confessare



Cosa si dice debba dirsi una coppia?
Oltre a condividere la lista della spesa, i turni per pulire i bagni e mettere la spazzatura fuori casa, una coppia consolidata e sana non deve temere di condividere le proprie fantasie sessuali.
Vi sarà di sicuro capitato che ogni vostra/o amica/o dichiarata felicemente impegnata/o abbi affermato che si dicono tutto, ma proprio tutto. Se però si va a scavare a fondo, si scopre che invece così non è. Ed allora arrivano confessioni di passioni travolgenti che vivono fuori dalla coppia.
Liberare la propria voglia condendola con il desiderio di realizzare e la con la complicità della propria dolce metà è un elemento per pochi eletti; difatti, un sano rapporto di coppia deve essere appagante e stimolante anche sessualmente. Ed alla base deve esserci una scelta dettata dal buonsenso, da maturità e consapevolezza, determinazione, conoscenza di sé, rispetto per sé e per l’altro, voglia di condivisione e molti punti in comuni, e qua voglio sottolineare che gli opposti si attraggono non è sempre così, lo è forse per il 99% dei casi, il resto è sofferenza e presa in giro per se stessi ed anche qualche interesse di natura economica che non guasta mai (questo elemento non è appannaggio delle donne, lo è anche di molti uomini).
La durata poi della coppia si crea anche condividendo dei desideri sessuali, che devono essere piacevoli ed interessanti per entrambe, altrimenti la coppia scoppia e la noia diventa un elemento che vi accompagnerà fino a quando non vi renderete conto che è meglio prendere strade diverse.
È anche vero che ci sono quei desideri considerati “inconfessabili”, che sono alla base dei nostri sogni erotici, delle nostre fantasie e di quel monito a scoprirsi ed anche a dire finalmente “Voglio provarlo a realizzare”.
Restano inconfessabili quelle meravigliose fantasie che ci fanno compagnia quando ci masturbiamo, perché si regalano delle gioie che vogliamo solo per noi.
Magari si pensa di farsi scopare dallo sconosciuto visto al bar mentre sorseggiavamo il caffè con i colleghi. Ed il suo sguardo ci ha talmente infuocate, che non si poteva aspettare di essere soli a casa per accarezzarci le voglie. Con la scusa di star poco bene si va in bagno e si erotizza una giornata iniziata non sempre piacevolmente.
Svelare i propri desideri, tornando alla vita di coppia, deve prevedere un rapporto non solo appagante ma anche dove il rispetto è un cardine. Per non parlare della mente aperta della persona con cui vogliamo condividerle.
Se così non fosse, si creerebbero dei malintesi e discussioni interminabili.
Dovete quindi anche porvi una domanda a voi stessi: volete vivere una vita felice o scappare dalla noia della routine che voi, e solo voi, avete scelto?
Avete solo il dolore come appannaggio della vostra vita di coppia perché conoscete solo quello? E se la fantasia erotica diventasse amore come fareste a vivere senza tarli?

PS: se volete parlarmene, sono qua.

domenica 11 giugno 2017

Il mio erotismo



Adoro leggere, e questo lo avete capito.
Ed avete sicuramente intuito che mi piace il cazzo.
E scopare, fare l’amore, fottere ecc. per me sono delle gioie uniche, perché mi piace sentirmi viva e vibrare sotto le mani del mio uomo.
Non adoro lo sfogo del cazzo e tanto meno quegli uomini che lo svuotano con persone che loro reputano interessanti incontrare solo per tal fine.
A me ste persone fanno schifo, perché non sono chiare. Sono su un piedistallo e sono solo dei consumatori seriali di fori.
E con tutta onestà non capisco cosa sono loro. Un cazzo da svuotare?
Se così fosse mi preoccuperei fortemente perché non sanno proprio molto di cosa voglia dire scopare, fare l’amore e fottere.
La consensualità è un elemento unico ed imprescindibile per avere godimento per entrambe.
E care mie, se li incontrate e avete la figa in fiamme, usate le mani un vibratore, e non sti uomini che vi svuotano l’anima.
So che avete delle voglie da sfogare, ma con loro proprio no. Trovatevi un trombamico, ma non loro.
Non date soddisfazione a chi vi sta usando come se fosse un cesso.
Non lo siete e dategli soddisfazione.

Leggete e godete delle parole come se stesse godendo della carne.

Fottiamci, anima mia, fottiamci presto
 perché tutti per fotter nati siamo;
e se tu il cazzo adori, io la potta amo,
 e saria il mondo un cazzo senza questo.
E se post mortem fotter fosse onesto,
direi: Tanto fottiam, che ci moiamo;
e di là fotterem Eva e Adamo,
che trovarno il morir sì disonesto.
Veramente egli è ver, che se i furfanti
non mangiavan quel frutto traditore,
 io so che si sfoiavano gli amanti.
Ma lasciam'ir le ciance, e sino al core
ficcami il cazzo, e fà che mi si schianti
l'anima, ch'in sul cazzo or nasce or muore;
e se possibil fore, non mi tener della potta anche i coglioni,
d'ogni piacer fortuni testimoni

TANTO TEMPO FA

Tanto tempo fa, quando non c’era mio marito nella mia vita, nel mio letto ed a leccarmi la figa ed io a fargli venire la voglia di cav...