martedì 20 giugno 2017

La femminilità


Jeanloup Sieff

Il tema della femminilità è sempre stato un argomento dibattuto e affrontato soprattutto dalle menti maschili, che, per poter mettere un po’ di ovvietà e la mitica cintura di castità nella testa della donna, hanno profetizzato su come dovrebbe essere una donna e com’è deve essere quantificata la sua femminilità.
Ne hanno dette di tutti i colori, e le donne chissà per quale mistero, hanno assimilato e portato avanti come se quelle parole offensive fossero delle bandiere.
Non è così care mie.
La femminilità è legato al sentirsi tale, a come vive i propri  sentimenti, le proprie emozioni e l’affettività verso se stessa e verso gli altri.
A come cura il proprio corpo, come lo espone senza umiliarlo e mercificarlo, senza esporlo come se fossero dei meloni in vendita. O lo va a mortificare con una chirurgia estetica invasiva e che ne cancella le peculiarità.
Ovviamente nella nostra società, la visione del corpo sta mutando, portando la donna a seppellire la propria femminilità in nome della parità e della presunta libertà conquistata, perché quei diritti appartenuti (appartengono ancora) al mondo maschile oggi sono una meta per le donne.
La femminilità è anche la relazione che si ha con sé, la cura che si mette nel proteggersi e nel difendersi da certi cliché, da certe violenze e dalla voglia di essere se stesse, sempre, anche coi capelli bianchi e con le rughe.
È il desiderio di scegliersi ogni giorno.

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