Stasera è tornato mio marito e
mi sono fatta trovare distesa sul divano prona per sentire la sua carne aprirmi
l'anima.
Voglio che mi trovi seguendo le
poche candele che ho sistemato dall’ingresso al salotto.
Farlo avvicinare a me, solo odorando
il io profumo per accendere la sua voglia.
Fantasia ed ardimento nella sua
mente dovevano condurlo a spogliarsi del peso dei giorni lavorativi. Farlo anche
dimenticare delle chiacchiere pesanti che tra colleghi si fanno.
Renderlo convinto che una donna
a pagamento non sarà mai uguale alla donna che ami e che nell’alcova come fuori
ti fa sentire uomo.
Si avvicina al divano. Mi accarezza
i piedi, la gamba e si sofferma sulle calze, che bacia appassionatamente, fino a
giungere al mio culo. Lo accarezza e lo prepara all’affondo della sua spada, che
sguaina fieramente.
Sento la punta che cerca il buco
e la carne aprirsi.
Inarco la schiena mentre lo
sento entrare. È un fuoco il suo cazzo che mi incendia.
È dentro.
Non voglio dettargli il ritmo,
voglio che lo faccia lui, dentro e fuori di me. Farmi attendere.
Mi sbatte, mi sbatte senza sosta
e senza che io smetta di genere. Non voglio smettere: voglio incendiarmi.
Voglio sentirmi bruciare la carne e rischiare di non dovermi sedere per giorni.
Attesa. E si, ora si ferma e
cade esausto sul letto dopo che è stato dentro di me per molti minuti.
Io lo guardo estasiata.
Osservo il suo cazzo ancora
eretto e fiero dell’impresa e lo prendo in bocca.
Lo voglio succhiare ben bene.
Lo guardo mentre con la lingua
lo faccio impazzire perché so quanto ama farsi percorrere le sue vene e so che
ama gustarselo mentre attendo di gustarmi il suo seme, che copioso e caldo
scende in gola.
Mi stendo su di lui e lo
bacio, e là vi è l’incontro tra la mia saliva, la sua ed il suo sperma.
Lo bacio appassionatamente
perché mi è mancato il suo sapore, perché mi è mancato l’odore della sua pelle,
il calore del suo corpo ed il modo in cui mi guarda che mi rende appagata,
anche quando ho qualche dubbio, ho delle incertezze, ho dei timori e quando
devo prendere una decisione sofferta ma doverosa.
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