venerdì 2 giugno 2017

Il sesso delle donne



Chi vi ha detto che alle donne il sesso non interessa, sta mentendo spudoratamente.
Interessa eccome.
E vi dirò di più! Non cercano il principe azzurro che la va a cercare e portare via da situazioni pericolose ed imbarazzanti. Cercano un uomo capace di farle avere degli orgasmi multipli e di farle gonfiare il clitoride e di irrorarle le pareti vaginali fino a farle sentire scoppiare.
La relazione, semmai la si può cercare, ma in un latro momento. Di certo non quando escono per acchiappare, e sapete bene come sono vestite, visto che ognuno di noi le ha davanti in qualsiasi momento della giornata, e non solo nei week end, perché si scopa anche a tutte le ore.
C’è da dire che sin da bambine, le donne sono immerse in un mondo maschile, convinte che sia giusto così per loro. Ed allora si cibano di fiabe, tradizioni religiose, educazione castrante e respirano una cultura dominante che non fa altro che rafforzare l’idea che la donna sia un oggetto alla diretta dipendenza dell’uomo, che può decidere per lei anche la morte (il femminicidio vi ricorda qualcosa?) ed all’uomo appartiene anche la sessualità della donna (e di esempio ne abbiamo sin troppe, basta anche guardare le nostre madri, nonne ecc.).
 C’è voluto la filosofa belga Luce Irigaray (1974), che ha dedicato molta attenzione a questo tema, ci spiega come il pensiero maschile abbia imposto l’uomo quale soggetto universale della conoscenza, inventore delle regole sociali, unico detentore del potere e della morale. Non solo Irigaray, anche altre ed altri studiosi hanno puntato il dito verso la visiona maschilista della donna, che deve vivere in un mondo fallocentrico.
In questo emisfero la loro donna ancella non esiste, perché le donne come gli uomini capaci, tenaci, forti, potenti: creano e distruggono regni e imperi, inventano il futuro, decidono, popolano il mondo di libri e statue che li ritraggono. Le donne crescono con l’idea di farsi oggetto, di dover essere testimoni passive della propria vita e della storia. Poi se si studia meglio, si scoprono eroine e donne autonome e coraggiose che meritano il ruolo di protagonista.
I mutamenti profondi in ambito sociale e non solo, nel mondo occidentale, hanno consentito alle donne di emergere e di conquistare parità dei diritti e consapevolezza, anche quella di aspettare il principe azzurro.
Nonostante i movimenti femministi più recenti, manca ancora una certa consapevolezza e rispetto per la propria esperienza sessuale, che si considera di secondo piano rispetto agli uomini, che continuano a giudicarle se escono per l’acchiappo o se la danno e non vogliono una relazione.
D’altra parte la sessualità femminile è sempre stata controllata, gestita, negata dal pensiero maschile dominante. È stata considerata sospetta, ambigua, deviante, colpevole e contro natura, nonché causa di malattie.
Forse è il caso di soffermarci su questo modo di vederci e di essere meno mercenarie con la nostra consapevolezza di donna che scopa. E ci sono donne che vanno pazze per il cazzo, altre per la figa ed altre ancora a cui piacciono entrambe.
E a chi non piace la cosa, se ne può fare una ragione e scopasse di più.

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