Chi vi ha detto che
alle donne il sesso non interessa, sta mentendo spudoratamente.
Interessa eccome.
E vi dirò di più! Non
cercano il principe azzurro che la va a cercare e portare via da situazioni
pericolose ed imbarazzanti. Cercano un uomo capace di farle avere degli orgasmi
multipli e di farle gonfiare il clitoride e di irrorarle le pareti vaginali
fino a farle sentire scoppiare.
La relazione, semmai la
si può cercare, ma in un latro momento. Di certo non quando escono per
acchiappare, e sapete bene come sono vestite, visto che ognuno di noi le ha
davanti in qualsiasi momento della giornata, e non solo nei week end, perché si
scopa anche a tutte le ore.
C’è da dire che sin da
bambine, le donne sono immerse in un mondo maschile, convinte che sia giusto
così per loro. Ed allora si cibano di fiabe, tradizioni religiose, educazione
castrante e respirano una cultura dominante che non fa altro che rafforzare
l’idea che la donna sia un oggetto alla diretta dipendenza dell’uomo, che può
decidere per lei anche la morte (il femminicidio vi ricorda qualcosa?) ed
all’uomo appartiene anche la sessualità della donna (e di esempio ne abbiamo
sin troppe, basta anche guardare le nostre madri, nonne ecc.).
C’è voluto la filosofa belga Luce Irigaray
(1974), che ha dedicato molta attenzione a questo tema, ci spiega come il
pensiero maschile abbia imposto l’uomo quale soggetto universale della
conoscenza, inventore delle regole sociali, unico detentore del potere e della
morale. Non solo Irigaray, anche altre ed altri studiosi hanno puntato il dito
verso la visiona maschilista della donna, che deve vivere in un mondo
fallocentrico.
In questo emisfero la
loro donna ancella non esiste, perché le donne come gli uomini capaci, tenaci,
forti, potenti: creano e distruggono regni e imperi, inventano il futuro,
decidono, popolano il mondo di libri e statue che li ritraggono. Le donne
crescono con l’idea di farsi oggetto, di dover essere testimoni passive della
propria vita e della storia. Poi se si studia meglio, si scoprono eroine e
donne autonome e coraggiose che meritano il ruolo di protagonista.
I mutamenti profondi in
ambito sociale e non solo, nel mondo occidentale, hanno consentito alle donne di
emergere e di conquistare parità dei diritti e consapevolezza, anche quella di
aspettare il principe azzurro.
Nonostante i movimenti
femministi più recenti, manca ancora una certa consapevolezza e rispetto per la
propria esperienza sessuale, che si considera di secondo piano rispetto agli
uomini, che continuano a giudicarle se escono per l’acchiappo o se la danno e
non vogliono una relazione.
D’altra parte la
sessualità femminile è sempre stata controllata, gestita, negata dal pensiero
maschile dominante. È stata considerata sospetta, ambigua, deviante, colpevole
e contro natura, nonché causa di malattie.
Forse è il caso di
soffermarci su questo modo di vederci e di essere meno mercenarie con la nostra
consapevolezza di donna che scopa. E ci sono donne che vanno pazze per il cazzo, altre per la figa ed altre ancora a cui piacciono entrambe.
E a chi non piace la
cosa, se ne può fare una ragione e scopasse di più.
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